«L'ASSP è
attiva da due anni e da due anni presenta un modesto attivo al netto
delle tasse» ha dichiarato il Presidente Cristiano Benetti, a
commento della presentazione del Bilancio consuntivo 2009 e di
previsione 2010.«Su queste basi - ha continuato - va sottolineato come,
sia pure con difficoltà notevolissime di programmazione il servizio
abbia funzionato. E purtroppo, nei servizi sociali, non si può ragionare
in termini di programmazione a lunga scadenza, come per esempio, per i
lavori pubblici, ma le emergenze vanno affrontate, tutte, e con la
massima urgenza. Noi non possiamo rimandare indietro nessuno. Ed il
fatto di lavorare con delle persone implica il trovarsi di fronte sempre
ad esigenze diverse, impossibili da quantificare con precisione.
Nell'eventualità di un aumento di bambini da inserire in struttura,
abbiamo stanziato 50.000 euro in più dello scorso anno, ma non saremo
mai in condizione di avere una equivalenza precisa finanziamenti-ragazzi
in istituto, perché ogni caso è diverso. Non possiamo dire, in nessun
caso: “Con uno specifico finanziamento possiamo far fronte ad un numero
preciso di situazioni”, ma solo essere preparati, anche sulla base dei
dati storici, a destinare fondi in più. Su queste attività, non si
possono fare Business plan, come qualcuno chiede, ma si devono “leggere”
al meglio le esigenze in modo corretto, lavorando con la massima
trasparenza e professionalità possibile.
Due anni fa
il CdA ha sottoposto a tutti i comuni soci dell'Azienda, il proprio
piano di lavoro triennale, e di quella serie di proposte ne abbiamo
realizzato la quasi totalità. Ne manca uno solo, sulla scuola, per il
quale l'ASSP non ha ancora la competenza per intervenire. E poi abbiamo
realizzato, e continueremo a farlo, il bilancio sociale, che inviamo a
casa di tutte le famiglie dell'Unione dei comuni.
Per il prossimo anno avremo un calo sensibile delle risorse a
disposizione, circa 800.000 euro in meno, ma non sono calate in
corrispondenza le esigenze della popolazione. E non intendiamo, in
nessun caso, lasciar solo nessuno di coloro che si trovino in stato di
necessità, qualunque esso sia. I servizi sociali non sono una cassa per
persone disagiate o per uno strato definito della popolazione, è un
servizio aperto a tutti e per tutti, in cui si lavora con la massima
professionalità, e questo va sottolineato, degli operatori e dei
dipendenti: la capacità operativa del nostro gruppo di lavoro è anche la
nostra forza reale.
Per il 2010 assumeremo un' assistente sociale in più (in questi giorni
c'è il concorso) e dovremo far fronte alla rivoluzione copernicana
voluta dalla Regione relativa all'accreditamento dei servizi: ci stiamo
lavorando. Infine, stiamo preparando per
il 2010 un questionario sul servizio offerto ai cittadini, si tratterà,
in pratica, di una sorta di consumer satisfaction rivolta a tutti:
operatori del settore, dipendenti dell'ASSP, volontari, terzo settore,
Stakeholders (aziende del settore che abbiano un riferimento diretto con
il servizio) utenti della casa protetta, le sei amministrazioni comunali
facenti parte dell'Unione, in modo da raccogliere direttamente pareri
sul servizio e calibrare le prossime programmazioni »
A cura ASSP
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